Come riportato sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un emendamento al Decreto Infrastrutture, approvato l’8 giugno 2025 dalle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera, introduce meccanismi per compensare il caro materiali negli appalti pubblici.
La proposta emendativa introduce una disposizione finalizzata a chiarire con maggiore puntualità il meccanismo della revisione prezzi nei lavori pubblici, causata dall’incremento del costo delle materie prime e dell’energia, al fine di definirne correttamente l’ambito applicativo.
In particolare, l’emendamento approvato intende evitare applicazioni retroattive del già menzionato meccanismo revisionale.
Nello specifico, il calcolo delle variazioni (anche in diminuzione) tra i prezzi a base di gara, al netto dei ribassi, e i prezziari, dovrà essere effettuato dalle stazioni appaltanti solo a decorrere dal 2025 per evitare così, possibili operazioni di rideterminazione degli importi già liquidati per gli anni fino al 2024.