Un’assemblea dei soci molto partecipata, con quasi un centinaio di presenze, ha approvato il bilancio 2024 e rinnovato i vertici del Consiglio di amministrazione del “Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” la storica cooperativa sociale che da 48 anni, a Reggio Emilia, si occupa e preoccupa di coloro che hanno bisogno di aiuto. Negli anni la Papa Giovanni ha esteso i suoi servizi anche alle provincie di Modena, Mantova e Piacenza, anche se il suo focus continua ad essere in terra reggiana.
Tossicodipendenti, persone con disabilità, senza fissa dimora, giocatori d’azzardo patologici, donne e bambini che necessitano di protezione, richiedenti asilo, pazienti psichiatrici, minori stranieri non accompagnati, studenti, giovani, autori di violenza di genere, sono le principali tipologie di persone con le quali i quasi 300 dipendenti della Papa Giovanni nel 2024 hanno svolto il servizio attraverso il loro lavoro nei 69 progetti attivi della Cooperativa (sul sito www.libera-mente.org si possono vedere tutti i singoli progetti della Papa Giovanni).
L’assemblea dei soci è stata un momento per fare il punto della situazione sui risultati del 2024 e nominare il nuovo Consiglio di amministrazione che guiderà la Papa Giovanni per il prossimo triennio. L’elezione, avvenuta come sempre a scrutinio segreto, ha indicato come più votato in assoluto Fabio Salati che è stato rinominato come presidente per altri 3 anni; oltre a lui siedono nel CdA Alessia Pesci, riconfermata nel ruolo da vicepresidente della cooperativa, Sandra Mongillo, Cristina Mascolo, Chiara Ghini, Davide Folloni e Simonetta Cutrona. Un CdA a grande maggioranza femminile per la Papa Giovanni, che sulle pari opportunità ha anche conseguito, nel gennaio 2025, la certificazione sulla Parità di Genere.
L’assemblea dei soci è stata l’occasione anche per sottolineare i principali risultati raggiunti nel 2024. La cooperativa sociale, tramite i suoi 289 dipendenti e con il sostegno dei suoi 199 soci, ha gestito 120 sedi fra Comunità, appartamenti, uffici, centri giovani e altro, nei quali sono state accolte ben 2.417 persone che avevano bisogno di aiuto, mentre 56.728 sono stati i contatti generati dagli interventi sui territori dai servizi della Papa Giovanni XXIII.
Tantissimi servizi e progetti, dunque, che complessivamente hanno generato un valore di 13.499.000 euro, che ha anche permesso alla Papa Giovanni di distribuire fra tutti i soci 147.000 euro di ristorno.
L’impegno verso i dipendenti è stato ben esplicitato dai dati del bilancio sociale, nel quale emerge con chiarezza che il 66% dei dipendenti è di sesso femminile, che il 70,3% è assunto a tempo indeterminato, che il titolo di studio preponderante è la laurea (67,6%), che da un punto di vista contrattuale la retribuzione media femminile è più alta di quella maschile, che a tutti i genitori che lo hanno chiesto sono stati concessi giorni di congedo parentale facoltativo, che sono state realizzate 6.358 ore di formazione per gli operatori e tutte in orario lavorativo, e che il 95% degli operatori ritiene che le formazioni effettuate abbiano ricadute molto positive sul proprio lavoro.
Il Presidente Fabio Salati commenta così il percorso degli ultimi anni: “Questi risultati non sono solo numeri, ma il riflesso concreto dell’energia, della compattezza e dell’impegno quotidiano dei nostri lavoratori. È grazie a loro, alla forza di un gruppo affiatato e determinato, che oggi possiamo parlare di un successo che ci rende orgogliosi. Ora dobbiamo continuare su questa strada, con la stessa passione e lo stesso spirito di squadra, per affrontare con slancio le sfide che ci aspettano e che saranno tante e sempre più complesse ".