Bilancio in salute per Unicapi, la principale cooperativa modenese (seconda in Emilia-Romagna) di abitazione a proprietà indivisa: i soci non diventano proprietari dell'immobile, ma hanno il diritto di utilizzarlo come abitazione, pagando un canone alla cooperativa.
L’esercizio 2024 si è chiuso con un utile netto di 320 mila euro, destinato alle riserve, tutte indivisibili, a incremento del capitale proprio, che ora ammonta a 25,8 milioni di euro.
L’anno scorso il fatturato di Unicapi ha sfiorato i 3 milioni di euro (+4,93% rispetto al 2023); il 93,6% dei ricavi (oltre 2,7 milioni) deriva dai canoni pagati dai soci.
«Priorità della nostra cooperativa è la massima attenzione alle persone che abitano nei nostri alloggi – dichiara il presidente di Unicapi Loris Bertacchini - Per questo da qualche anno analizziamo il nostro patrimonio abitativo per aiutare i soci assegnatari in difficoltà a effettuare interventi di manutenzione sempre più programmata e meno emergenziale. Conoscere e prevenire situazioni di degrado significa salvaguardare non solo il patrimonio edilizio, ma soprattutto il benessere dei nostri soci».
L’anno scorso Unicapi ha speso 2,7 milioni di euro per lavori di manutenzione. Si tratta di ristrutturazioni e ripristino alloggi, cappotti termici, sostituzione infissi e caldaie per il miglioramento strutturale ed energetico dei fabbricati.
Costituita il 6 agosto 1971, in oltre 50 anni Unicapi ha costruito 933 alloggi in sedici Comuni della provincia.
A fine 2024 la cooperativa aveva 3.474 soci (101 in più dell’anno precedente), di cui 2.572 (pari al 74%) non assegnatari, cioè in lista di attesa per un alloggio. Dal 2010 a oggi la base sociale è cresciuta del 14,4%, mentre nello stesso periodo sono stati 69 in più gli alloggi disponibili per l’assegnazione ai soci.