Circolari

WELFARE AZIENDALE - DOCUMENTAZIONE PER RIMBORSI

Chiarimenti

martedì 4 febbraio 2025

L’Agenzia delle entrate, con risposta a interpello n. 17 del 30-1-2025 chiarisce le formalità di rilascio della dichiarazione sostitutiva per il rimborso delle spese sostenute dai propri lavoratori dipendenti per le spese domestiche (ai sensi dell'art. 51, co. 3, del TUIR).

Il quesito si riferisce all’ampliamento dell’area di non concorrenza al reddito, relativa al citato comma 3, prevista dalla Legge di bilancio 2024 (art. 1, commi 16 e 17) e riproposta da quella per il 2025 (circolari lavoro 10/25).

La norma prevede l’estensione della soglia da 1000 a 2000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti e i figli adottivi o affidati e prevede anche il rimborso delle spese relative alle utenze domestiche.

La circolare dell'Agenzia delle entrate n. 5/E del 7.3.2024 aveva stabilito che in alternativa all’acquisizione della documentazione delle spese, il datore di lavoro potesse acquisire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti il ricorrere, in capo al medesimo dichiarante, dei presupposti previsti dalla norma in esame, da conservare per eventuali controlli da parte degli organi a ciò deputati.

Il lavoratore deve rilasciare anche una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che attesti la circostanza che le stesse non siano già state oggetto di richiesta di rimborso, totale o parziale, non solo presso il medesimo datore di lavoro, ma anche presso altri.

 

Alla domanda se tale dichiarazione, rilasciata ai sensi dell'articolo 47 del Dpr n. 445/2000, debba essere autenticata o meno, l’Agenzia risponde che la dichiarazione in commento possa essere acquisita dalla Società con sottoscrizione in originale e allegata copia del documento di identità del sottoscrittore, senza che risulti necessaria l'autenticazione della sottoscrizione prevista dall'articolo 21, comma 2, del medesimo decreto.

La dichiarazione ha, infatti, come destinatario finale la pubblica amministrazione chiamata a svolgere i controlli di veridicità sul contenuto della stessa, da cui può scaturire una responsabilità penale in caso di dichiarazioni false o mendaci.

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