Finanziamenti e Contributi

RIAPRE IL FONDO ROTATIVO DI FINANZIA AGEVOLATA “EnERgia”

Domande dal 19 febbraio 2024

mercoledì 17 gennaio 2024

Riapre EnERgia, il fondo rotativo di finanza agevolata a compartecipazione privata, pensato per il sostegno di interventi di green economy a favore di imprese di qualsiasi dimensione e società ESCo (Energy Service Company), gestito da Artigiancredito soc. coop.

 

Beneficiari dell’intervento sono le imprese (PMI e grandi) e le Società ESCo (Energy Service Company) che:

A.    siano iscritte al Registro Imprese;

B.    abbiano localizzazione produttiva in cui si realizza l'investimento in Emilia-Romagna (nel caso in cui la domanda sia presentata da una ESCo la localizzazione produttiva deve essere quella dell'impresa cliente);

C.    siano attive alla data di presentazione della domanda;

D.    abbiano l'attività principale compresa nelle sezioni della classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) di seguito riportate:

-   SEZIONE B “Estrazione di minerali da cave e torbiere”;

-   SEZIONE C “Attività manifatturiere”;

-   SEZIONE D “Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata;

-   SEZIONE E “Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento”;

-   SEZIONE F “Costruzioni”;

-   SEZIONE G “Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli”;

-   SEZIONE H “Trasporto e magazzinaggio”;

-   SEZIONE I “Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione”;

-   SEZIONE J “Servizi di informazione e comunicazione”;

-   SEZIONE L “Attività immobiliari”;

-   SEZIONE M “Attività professionali, scientifiche e tecniche”;

-   SEZIONE N “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese”;

-   SEZIONE P “Istruzione”;

-   SEZIONE Q “Sanità e assistenza sociale”;

-   SEZIONE R “Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento”;

-   SEZIONE S “Altre attività di servizi”.

Sono escluse le imprese operanti, come attività principale, in sezioni non ricomprese in quelle sopra indicate.

Le imprese non dovranno risultare “Imprese in difficoltà” ai sensi della definizione di cui agli Orientamenti comunitari sugli aiuti di stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà.

 

Il Fondo finanzia interventi a sostegno della promozione dell’efficienza energetica e dell’uso di energia rinnovabile delle imprese.

I progetti agevolabili sono quelli volti a:

A.    efficientamento energetico delle imprese;

B.    realizzazione impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo;

C.    interventi di miglioramento e adeguamento sismico in associazione ad interventi energetici;

D.    interventi per la circolarità dei processi e lo sviluppo di impianti di economia circolare.

Le domande di finanziamento dovranno essere relative ad almeno una o più delle tipologie sopra indicate A, B o D.

In ottica integrata, le azioni di cui ai precedenti punti A e B possono essere proposte in sinergia con interventi di miglioramento e adeguamento sismico nei medesimi edifici.

Gli interventi di cui alla tipologia C “Interventi di miglioramento e adeguamento sismico” potranno tuttavia essere ammessi a finanziamento solo in abbinamento ad interventi energetici, ovvero in combinazione con almeno una delle tipologie:

A.    Efficientamento energetico delle imprese;

B.    Realizzazione impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo.

Non sono ammissibili a finanziamento progetti che prevedano solo l’adeguamento/miglioramento sismico.

È necessario che tutte le spese relative ad interventi per i quali si richiede il finanziamento siano supportate da corrispondenti preventivi di spesa, intestati all’impresa richiedente il finanziamento.

I giustificativi di spesa dovranno avere data successiva a quella di presentazione della domanda, ad eccezione di quelli relativi alla predisposizione della documentazione tecnica, che potranno essere antecedenti di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda.

Si sottolinea che l’importo del contributo a fondo perduto non potrà far parte delle spese coperte dal finanziamento agevolato. Pertanto, qualora l’impresa sia interessata alla richiesta del contributo a copertura del costo della diagnosi/progetto, dovrà inserire tale importo nell’apposito spazio del modulo di domanda e non nell’elenco delle voci di spesa relative al finanziamento.

 

Il Fondo interviene concedendo finanziamenti a tasso agevolato con provvista mista, derivante per il 75% dalle risorse pubbliche del Fondo (Pr Fesr Emilia-Romagna 2021-2027) e per il restante 25% da risorse messe a disposizione degli Istituti di credito convenzionati.

I finanziamenti, nella forma tecnica di mutuo chirografario, possono avere la durata compresa tra 18 e 96 mesi (incluso un preammortamento massimo di 18 mesi), ed importo ricompreso tra un minimo di 25mila euro ad un massimo di 1 milione di euro.

È finanziabile il 100% del progetto presentato.

L’onere effettivo degli interessi a carico dell’impresa beneficiaria è pari alla media ponderata fra i due seguenti tassi:

-   Tasso di interesse pari allo 0,00% a valere sulla parte di finanziamento avente provvista pubblica (75%);

-   Tasso di interesse pari all’Euribor 6 mesi mmp + spread massimo del 4,99% per la parte di finanziamento con provvista bancaria (25%).

Il Fondo concede, inoltre, un contributo a fondo perduto, che copre le spese tecniche sostenute dall’impresa per la preparazione e il supporto tecnico del progetto di investimento e la realizzazione degli interventi ammessi a finanziamento, ivi compresi i lavori strutturali funzionali agli interventi stessi. In particolare, si precisa che il Contributo a Fondo Perduto può intervenire a copertura delle spese tecniche che precedono l’attuazione dell’intervento.

L’importo massimo del contributo non potrà superare il 12,5% della quota pubblica di finanziamento ammesso e verrà erogato dopo la rendicontazione finale del progetto.

Si sottolinea che l’importo del contributo richiesto a fondo perduto non potrà far parte delle spese coperte dal finanziamento agevolato. Pertanto, qualora l’impresa sia interessata alla richiesta del contributo a copertura del costo della diagnosi/progetto, dovrà inserire tale importo nell’apposito spazio del modulo di domanda e non nell’elenco delle voci di spesa relative al finanziamento.

Nel caso di domanda presentata da ESCo, il contributo a fondo perduto è richiedibile solo se essa ha sede legale o unità locale in Emilia-Romagna e se i documenti di spesa a supporto sono rilasciati da un soggetto terzo, fornitore dei servizi tecnici ammissibili al contributo.

 

Le proposte devono essere presentate online dalle ore 10,0 del 19 febbraio 2024.

Per informazioni: https://fondoenergia.artigiancredito.it/presentazione-della-domanda/?idC=61737

 

 

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