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TRANSIZIONE ECOLOGICA, CONSERVE ITALIA INVESTE 86,6 MILIONI

Il piano riguarda sette stabilimenti italiani e la sede centrale

lunedì 6 novembre 2023

Un piano di investimenti da 86,6 milioni di euro che interessa sette stabilimenti italiani del gruppo più la sede, con la possibilità di intercettare fondi del Pnrr e altri stanziamenti statali, oltre a impiegare risorse proprie.

Un piano costruito su alcuni asset strategici: innovazione tecnologica, aumento qualitativo dei prodotti, efficientamento dei processi, risparmio energetico, sostenibilità ambientale, digitalizzazione.

È la strada per il futuro che Conserve Italia ha tracciato fino al 2026 e che ha già iniziato ad attuare con i primi interventi. È un percorso di crescita e sviluppo illustrato l’altra mattina all’assemblea dei soci nella sede a San Lazzaro di Savena (Bologna). Circa 150 le persone intervenute, soprattutto agricoltori e dirigenti in rappresentanza delle 39 cooperative alla base del consorzio specializzato nella produzione di succhi di frutta, conserve di pomodoro e conserve vegetali con i marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

L’assemblea dei soci di Conserve Italia ha inoltre approvato il bilancio relativo all’esercizio 2022-23 (chiuso al 30 giugno 2023). Il fatturato consolidato del gruppo (composto dalla società capogruppo Conserve Italia e da altre otto società controllate) ammonta a 1,14 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto all’esercizio precedente e con un utile di 7,2 milioni di euro. Si attesta a 120 milioni di euro la posizione finanziaria netta consolidata, in costante miglioramento da oltre 15 anni nei quali si è ridotta di oltre 350 milioni di euro.

Il risultato positivo dell’Ebitda è pari a 74 milioni di euro, in virtù di una razionalizzazione dei costi strutturali.

«Questo bilancio risente inevitabilmente del forte aumento di costi di tutti i fattori produttivi che ha influenzato l’aumento di fatturato e che abbiamo cercato di gestire al meglio promuovendo un’equa ripartizione tra tutti i soggetti coinvolti nella filiera – ha dichiarato il presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini –

Con grande spirito di responsabilità, abbiamo assorbito parte di questi rincari a salvaguardia dei nostri soci produttori italiani e per tutelare il consumatore finale.

I numeri positivi del bilancio consolidano la struttura societaria nei suoi aspetti finanziari e patrimoniali, confermando il nostro ruolo di riferimento insostituibile per l’agricoltura italiana. Grande attenzione è stata infatti riservata alle produzioni agricole principalmente conferite dai nostri soci cooperatori, per le quali abbiamo liquidato 95 milioni di euro. Una cifra rilevante finalizzata a sostenere l’attività di aziende agricole che nell’ultimo anno, soprattutto in Emilia-Romagna (dove si concentra la maggior parte della nostra base sociale) sono state pesantemente danneggiate da eventi climatici catastrofici come alluvione, gelate tardive e grandinate».

«Il piano investimenti presenta una serie di interventi che interessano i sette principali stabilimenti produttivi italiani (Pomposa, Barbiano, Massa Lombarda, Ravarino, Alseno, Albinia e Mesagne) e la sede di San Lazzaro, dove verrà installato un impianto fotovoltaico. Le azioni previste ci porteranno a rendere più efficienti e sostenibili i nostri processi produttivi in termini di risparmio idrico e mancate emissioni atmosferiche – ha sottolineato il direttore generale di Conserve Italia Pier Paolo Rosetti –

Con questi investimenti, che ammontano a 86,6 milioni di euro e vanno realizzati entro il 2026, intendiamo attrezzarci al meglio per affrontare le transizioni ecologica e digitale.

In particolare, sono previsti interventi nelle attività industriali di concentrazione del pomodoro, con l’introduzione di nuovi processi produttivi che migliorano la qualità del prodotto e consentono risparmi energetici. L’automazione dei processi di confezionamento e immagazzinamento, così come la realizzazione di un nuovo magazzino automatico, permetteranno una maggiore efficienza nelle attività logistiche, anche per far fronte alla minore disponibilità di manodopera che registriamo da alcuni anni. Infine, il piano di investimenti ci consentirà di migliorare la nostra capacità produttiva».

Ricordiamo che Conserve Italia, leader in Italia nella trasformazione alimentare, associa oltre 14 mila produttori agricoli italiani riuniti in 39 cooperative e lavora circa 600 mila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in dodici stabilimenti produttivi (nove in Italia, due in Francia e uno in Spagna).

Conserve Italia dà lavoro in Italia e all’estero a circa 3 mila persone tra addetti fissi e stagionali e detiene marchi storici del made in Italy come Cirio, Valfrutta, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani.

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