Sono stati finanziati tutti, dalla Regione Emilia-Romagna, i progetti di investimento presentati dalle cooperative di comunità aderenti a Confcooperative Terre d’Emilia, presente con 620 cooperative associate nelle province di Bologna, Modena e Reggio Emilia.
Si tratta, complessivamente, di quasi 70.000 euro (il 70% dell’ammontare dei progetti) assegnati a 9 cooperative, cui si aggiungono 25.000 euro destinati a sostenere l’avviamento, l’accompagnamento e il consolidamento del progetto imprenditoriale che ha determinato la nascita e lo sviluppo di 12 cooperative di comunità, tutte collocate in aree appenniniche.
“Siamo molto soddisfatti di questo risultato – sottolinea il presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, Matteo Caramaschi -, che dà concretezza all’attenzione riservata dalla Regione alle cooperative di comunità con il varo, nel dicembre 2022, di una specifica legge di riconoscimento e sostegno”.
“La legge – spiega Caramaschi – ha riconosciuto il valore di esperienze che in questi ultimi anni si sono estese nel nostro Appennino, ampliando una presenza che, comunque, già nei primi anni duemila si è radicata in alcune aree montane segnate dal più alto rischio di abbandono per la carenza di servizi e di opportunità di lavoro per i giovani”.
“Le cooperative di comunità – conclude Caramaschi – esprimono alcune marcate specializzazioni, ma in prevalenza sono caratterizzate da una multifunzionalità che ha integrato diverse microeconomie legate al turismo, alla gastronomia, alla ricettività, alla cultura, alle risorse e alle tradizioni locali, impegnandosi fortemente, al contempo, nella riattivazione e nello sviluppo di una rete di servizi (per gli anziani e i bambini, in particolare) che hanno determinato, insieme a nuove opportunità di lavoro, condizioni essenziali per la permanenza dei residenti”.
A beneficiare del contributo regionale su nuovi progetti di investimento sono state, come si è detto, 9 cooperative.
Diecimila euro ciascuna sono stati assegnati alle cooperative reggiane La Valle dei Cavalieri (la più antica, datata 1991) per un investimento sul rinnovo dell’arredamento del ristorante-agriturismo che gestisce a Succiso e sull’acquisto di attrezzature per la cura e la manutenzione del territorio montano, a I Briganti di Cerreto per l’acquisto di specifiche attrezzature per il miglioramento delle attività forestali, alla cooperativa San Rocco di Ligonchio per l’ampliamento delle strutture di ricovero e manutenzione di e-bike per i turisti, e alla cooperativa Polisportiva Quadrifoglio di Castelnovo ne’ Monti per l’acquisto di nuove attrezzature per il centro di atletica leggera.
Alla cooperativa Novanta di Castelnovo ne’ Monti sono poi stati assegnati 6.510 euro per un progetto di digitalizzazione e alla cooperativa Il Pontaccio di Vetto sono andati 4.970 euro per la riqualificazione degli spazi interni ed esterni del ristorante gastronomia gestito nella località della val d’Enza.
Poco meno di diecimila euro sono stati poi assegnati alla cooperativa modenese Frignano Vivo per l’acquisto di macchinari e attrezzature destinati al laboratorio-biscottificio artigianale, quasi 4.000 euro sono andati alla cooperativa Palens di Grizzana Morandi (BO) per la riqualificazione della bottega di paese e del centro sportivo locale e, infine, la cooperativa Foiatonda di San Benedetto Val di Sambro (BO) ha ottenuto 2.800 euro per un progetto di valorizzazione dell’agricoltura di montagna.
Queste nove imprese hanno beneficiato anche di un contributo per il rafforzamento complessivo delle attività, per un ammontare complessivo di 28.700 euro; per lo stesso scopo, altri contributi (complessivamente 7.000 euro) sono stati assegnati alle cooperative di comunità Le Aie (MO), La Officina e Vallenera (entrambe reggiane).